HUMU E LE NOTE DI BANCO

Questa storia inizia il giorno dell'equinozio d'autunno. Nell'antico e isolato villaggio di Atmo, nella regione di Elpida.

All'uscita dalla riunione dei capi del villaggio il vecchio Humu declama " prenderemo  una turbina, da installare lungo il torrente, per produrre energia elettrica".

" Le donne vogliono le macchine lava vestiti,  gli artigiani le segatrici elettriche...a tutti piacerebbe poi illuminare meglio le case di notte, gli occhi si stancano a leggere a lume di candela".

"Siccome è questo che volete e pure io sono stanco di sentire le lamentele martellanti di mia moglie, avremo energia elettrica. E comprerò la macchina lava vestiti per mia moglie".

" Dovremo però procurarci delle note di banco da scambiare con quelle macchine, in Città. Là c'è gente che può darci la turbina e le altre cose, vogliono però in cambio delle note di banco. Non accetteranno altre cose".

Ad Atmo non si usano le note di banco... quando qualcuno ha bisogno di qualcosa che non può o  non sa fare da sé, va da chi nel paese può darglielo e gli propone uno scambio.

Questo baratto risulta tanto più vantaggioso quanto più conosci quell'altro, così sai cosa gli piace e come renderlo contento. Cao, per esempio, è bravo a modellare animali d'argilla cotta e una volta ha dato due unicorni al fabbro in cambio di un badile e un rastrello.

In città però vogliono le note di banco. Come fare? A Cao viene un'idea: " Stampiamole noi le note di banco!", il vecchio capo gli risponde  "Non le accetteranno in città. Se cominciassero a prendere le nostre note, le loro perderebbero di valore. In più, il Consiglio degli anziani di Atmo è del parere che noi non dobbiamo usare le note di banco, per quanto è possibile".

Il vecchio Humu prosegue dando indicazioni:

"Pato, tu e Logo andrete in Città con formaggio, verdure e assi di larice. Vi fermerete fuori dalle mura e manderai dentro Logo a parlare al Governatore. Lui vi darà un permesso e potrete entrare e scambiare la vostra roba con la gente dentro, vi farete dare in cambio delle note di banco...poi con queste andrete a prendere le macchine che ci servono."

" Dovrete tenere traccia di tutti i passaggi che farete perché il Governatore esige che gli sia versata una percentuale su ogni scambio; farete attenzione a tenere con voi un po' di note perché all'uscita della città dovrete pagare un pedaggio; non troppe, però, perché dovrete pagare una quota anche per tutte le note di banco che porterete fuori dalla città."

Pato non ci capisce più nulla, per fortuna suo figlio Logo si è preso qualche appunto.

Continua Humu:

" Per farvi un'idea di quante note di banco potrete ottenere, dovete chiedere informazioni al Grande Gora. In cambio di un po' di note vi dirà in quali giorni e in quale piazza è meglio vendere ogni merce e a quale prezzo."

" Siccome cercherete di fare scambi con gente che non conoscete, in molte piazze sarete obbligati a procurarvi delle garanzie dagli Asfali, uomini che dietro un compenso in note di banco garantiranno per voi"

Al che Logo chiede:

" Cosa garantiranno?"

" Che vi conoscono"

" Ma non è vero!"

" Così funziona. Dovrete partire con molti carri."

Prima di congedarli, il vecchio Humu diede a Pato e suo figlio Logo un ultimo avvertimento:

" State attenti. Le note di banco sono solo fogli di carta disegnata ma in quella situazione, avrete l'impressione di avere un grande potere ed essere amati da tutti. Non è vero né l'uno né l'altro. Sono solo fogli di carta e là sarete soli. Pensate al formaggio e a quanto lavoro ha richiesto. Pensate al larice e agli anni necessari per fare crescere una pianta a sufficienza. Ricordatevi quanto era maestoso quel larice prima di essere abbattuto. Pensate questo, quando avete in mano le note di banco o sarete perduti".

Così fanno. Pato e Logo vanno in Città e più volte sono sul punto di commettere sciocchezze ma la loro mente torna sempre alle parole di Humu...alla fine tornano ad Atmo con le cose che gli servivano, la macchina per fare elettricità e le macchine che funzionano con l'elettricità e servono a fare meno fatica.

Atmo vede la sua turbina elettrica, le donne meno lavori da fare, gli artigiani meno fatica giornaliera, le sere più occhi sui libri.

 

Grazie al ricordo di un larice maestoso.