Cari mamma e papà

Questa lettera la indirizzo a tutti e due perché vorrei dirvi come ho vissuto la vostra storia assieme a me.

Quand'èro molto piccolo semplicemente eravate la terra sotto i miei piedini: non può mancare o c'è il vuoto. Poi ad un certo punto siete diventati un po' il nemico da sconfiggere, il vecchio da rinnovare, le limitazioni da superare. Credo che entro certi limiti questo sia il normale processo che attraversa un adolescente, la negazione dell'autorità per affermare sé stesso. Entro certi limiti...quei limiti che se ben costituiti, portano all'affermazione dell'identità adulta, serena e consapevole.

Qui è cascato l'asino. Perché credo che i capisaldi me li abbiate dati, a volte inconsapevolmente, spesso inquinati da umane contraddizioni...intorno però il mondo urlava cose diverse. I diritti senza doveri. Il progresso senza etica. Il sesso senza amore. La politica senza cultura.

Che disastro.

Vi ho dato la colpa per tanti anni di tutto ciò.

Ho odiato tutti i vostri difetti per decine di anni.

Io invece, di difetti non ne avevo.

Quanto mi vergogno di me.

Quanto buio..quanto tempo ed energie sprecate..ora però riesco a vedere le cose in maniera diversa.

È uno dei miei doveri.

Le cose che mi piacevano, quelle che non mi piacevano di voi...sono semplicemente il risultato della vostra storia, nel vostro tempo.

Quando penso a voi adesso, mi vengono subito in mente forze positive che mi avete dato...mi devo impegnare per ricordare anche quelle che non mi piacevano ma mi sforzo di farlo perché anche quelli sono insegnamenti da tenere a mente.

È uno dei nostri doveri. Guardare l'altro veramente, nella sua interezza, la sua storia, senza giudicarlo. Immedesimarsi in lui.

Un altro dovere è quello di lavorare per diventare migliori: non più ricchi, migliori. Prima di tutto dentro.

Non è un lavoro da poco caro papà e mamma, perché nel mondo dei cellulari e internet è molto facile perdersi dietro storielle pilotate...e quelli che hanno i poteri fanno a gara a chi smitraglia di più le sue idee. Il mondo dei balocchi pare una valanga che assorbe tutto.

Aspetto, quindi, una vostra risposta. Ho bisogno di punti saldi dai quali ripartire.

Con affetto,

Lucio